Dopo il bando “Coltiviamo Agricoltura Sociale” con Reale Foundation, il bando “Agro-social: Seminiamo valore” con JTI Italia per l’agricoltura sociale e Cultum Change, programma di formazione finalizzato all’inclusione sociale e all’inserimento lavorativo dei rifugiati in agricoltura, arriva Radix, un progetto della Cooperativa Sociale Kairos, finalizzato ad offrire alternative sostenibili al lavoro irregolare, contrastando il fenomeno dello sfruttamento in agricoltura di cittadini di paesi terzi.
Confagricoltura ed Enapra, l’Ente di Formazione della Confederazione, sono partner del programma.
“Agricoltura sociale e contrasto al caporalato sono questioni che non possono non trovare accoglienza in Confagricoltura – ha rimarcato il vicepresidente di Confagricoltura Sandro Gambuzza, che ha inoltre evidenziato come si sia passati adesso al secondo pilastro della legge 199/2016 sul contrasto al caporalato, ovvero dalla fase sanzionatoria a quella più propriamente della prevenzione, della formazione e delle politiche attive del lavoro. E proprio qui si inserisce l’attività di Radix.
Obiettivi del progetto sono attivare campagne di sensibilizzazione delle comunità locali e creare una rete di Sportelli in Agro Pontino e a Roma, per interventi di engagement e orientamento dei beneficiari.
Tali obiettivi sono perseguiti attraverso l’attivazione di reti territoriali composte da più soggetti e stakeholder che facilitano la connessione e la riorganizzazione delle conoscenze nel mondo dell’agricoltura e dei servizi alla persona (pubblici e non profit) per l’inclusione attiva dei beneficiari.
Per saperne di più, clicca qui o consulta il sito ufficiale del Progetto al link https://www.radix-tai.it/